Protesi 3D – Report 1^ giornata di laboratorio (16 marzo 2019)

Come programmato nel Progetto, è stata avviata la fase di Laboratorio e nello specifico questa prima giornata era finalizzata a:

  1. Condividere alcune conoscenze e modalità di gestione delle diverse fasi di produzione degli arti superiori in 3D;
  2. Imparare a montare una protesi di arto superiore
  3. Individuare criticità e possibili soluzioni:
  4. Definire i prossimi passaggi del Progetto.

Il laboratorio si è tenuto presso il FabLab di Via G.B. Magnaghi (Roma) http://www.laziocreativo.it//fablabromamakers, che ringraziamo per il supporto e l’integrazione delle indicazioni degli “istruttori” interni al gruppo di lavoro.

Le attività sono state strutturate in una fase principalmente conoscitiva (mattina) ed in una operativa finalizzata al montaggio di una protesi di arto inferiore.

Foto 1 e 2: avvio attività di laboratorio

Argomenti trattati:

  1. Le fasi 3 principali per stampare qualcosa con una stampante 3D:
  2. La prima fase riguarda la modellazione (Sotware Cad), la seconda fase in cui il modello viene adattato per essere leggibile dalla stampante (software Slicer) e l’avvio alla stampa e quindi la stampa. Introduzione al funzionamento di ‘’Cura’’, un software open source da utilizzare per preparare i modelli da mandare in stampa, alla descrizione e impostazione dei parametri da inserire
  3. I materiali migliori da utilizzare per stampare il prototipo di protesi della mano (principalmente PLA, ABS) e quali sono le misure della sezione del filamento, dell’altezza e della larghezza minima e massima dei vari strati. Si possono decidere diverse caratteristiche per le diverse zone dell’oggetto: il guscio (Shell), il lato alto (Top) e quello basso (bottom) e la parte interna (Infill).
  4. Operativamente è stato dato l’avvio della stampa 3D di una falange, parte del modello della mano che è stata montata nel pomeriggio. (cfr attività 5)

Foto 3: Teoria della stampa 3D

Foto 4: stampa di una falangina

Pomeriggio:

5. montaggio della protesi di un arto superiore (modello bianco)

Foto 6: tutti i pezzi stampati

Foto 7: Pezzi stampati particolari relativi alla mano

Foto 8: Montaggio della mano

Foto 9:  applicazione degli elastici ortopedici

Goto 10: piegamento a seguito di immersione in acqua calda e inserimento filo

Foto 10:  Protesi completa montata

5.1. Osservazioni relative all’attività di montaggio

  • Non ci sono criticità particolari relative al montaggio di un arto superiore stampato se non quella relativa alla fase di piegamento;
  • La fase di piegamento della copertura dell’avambraccio si fa immergendo l’oggetto stampato in acqua con una temperatura di 60g., il supporto per gestire il piegamento non appare sufficiente e ne sarà prodotto un altro (complementare);
  • La fase della modellazione risulta essere la più complessa e ci si sta orientando a produrre una sorta di “catalogo” dei modelli disponibili. Il catalogo sarebbe legato una tavola con le misure standard delle protesi in funzione dei parametri fisici della persona a cui andranno applicate (vedi figure successive):
  • Per semplificare l’utilizzo dei modelli e impostare le misure è stata prospettata la possibilità di produrre applicativi ad hoc che, in cooperazione applicativa con software come autocad, consentano di impostare i parametri principali di stampa;
  • E’ stata evidenziata e condivisa la preoccupazione relativa alla “percezione” che questo tipo di protesi può avere localmente ed è stato preso in considerazione un modello che contiene anche una doppia copertura dell’avambraccio (vedi foto successiva);
  • E’ stata osservata anche una modesta capacità prensile delle falangi stampate e si troverà una soluzione per migliorare questa funzionalità.

7. Prossime fasi

  • Procedere per dare conto di quanto riportato nelle Osservazioni (individuando chi fa cosa);
  • Inviare ad Heyva sor a Kurdistan/UIKI/MezzaLuna Italiana questo report informando degli esiti e prossimi passaggi
  • Acquistare la stampante CR 10 (piatto 30x30x40)
  • Individuare i fornitori delle componenti (filo, feltro, ecc.)
  • Individuare un posto che ci possa ospitare senza oneri per il progetto
  • Seconda fase laboratorio: Imparare a montare la stampante ed a gestire la stampa di tutte le componenti della protesi;
  • Individuare: una persona (meglio un curdo) per fare prove sulla funzionalità della protesi;
  • Individuare un tecnico ortopedico per integrare il gruppo di lavoro;
  • Inviare due modelli di protesi (di cui uno con doppia copertura dell’avanbraccio);
  • Condividere la metodologia di compilazione delle schede propedeutiche alla compilazione del Manuale
  • Produrre Video/Materiale informativo sul Progetto da utilizzare in eventuali iniziative di presentazione e da inviare agli interlocutori in Rojava;
  • Sviluppare le componenti software per facilitare l’uso delle fasi propedeutiche e della stampa;
  • Avviare la definizione dei modelli standard con relativi parametri che in funzione delle caratteristiche del soggetto vanno utilizzati nel software

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