Progetto Una Canzone per il Rojava

Mattone dopo mattone, verso dopo verso

C’è un posto dove la Rivoluzione si costruisce davvero, mattone dopo mattone e questi sono fatti anche di ecologia, parità di genere, multiculturalismo, economia solidale, autogoverno. Una Canzone per il Rojava intende accompagnare questa costruzione verso dopo verso, con una grande iniziativa politico-culturale che faccia incontrare poesia curda e melodie di 11 gruppi della scena musicale romana e non solo.

Grazie al lavoro di almeno 50 musicisti, tecnici, fotografi e tanti altri e altre che hanno prestato la loro opera volontariamente, finalmente si è arrivati a un grande appuntamento in cui oltre alla musica avremo ospiti come il deputato HDP (Partito dei popoli del Kurdistan turco), il presidente di MezzaLuna Rossa Kurdistan Italia Onlus, esponenti dei COBAS, di Un ponte per e interventi da Kobane e dall’Ospedale di Tell-Temr. Sarà quindi un momento in cui fare il punto sulla situazione nel Kurdistan Turco, dove ormai gli arresti non si contano più e investono giornalisti, avvocati, sindacalisti ecc. ed in cui la cultura non turca è stata bandita (da Dario Fo a Shakespeare fino ai Puffi) e sulle prospettive politiche della nascente Federazione della Siria del Nord e quindi del Rojava.

La solidarietà dei movimenti, associazioni e singoli nei confronti del Kurdistan ha continuato a sostenere la causa curda denunciando la piega dittatoriale del regime di Erdogan, ma il sostegno concreto è andato soprattutto al Rojava con progetti che hanno riguardato la sanità, i bambini, le donne. La ricostruzione dell’ospedale di Tell-Temr è diventato uno dei pilastri della solidarietà italiana e si può dire che siamo alle ultime battute, agli ultimi mattoni, prima che l’ospedale diventi operativo.

Gioia e rivoluzione

Con questo concerto e con la distribuzione del relativo CD si vuole coniugare sensibilità poetica e ritmi e suoni di gruppi che sono un riferimento per tanti, giovani o meno. “Con il suono delle dita si combatte una battaglia”[1] e noi ci augriamo che questi suoni e queste parole diventino il sottofondo di tante battaglie di libertà da combatte in ogni luogo. Con il sogno che queste canzoni viaggino lungo i percorsi della solidarietà fino ad arrivare in Rojava, in un abbraccio che unisca gioia e rivoluzione.

[1] Cit. Demetrio Stratos da “Gioia e rivoluzione” – Gruppo Area Album Crack 1975