Il contratto sociale del Rojava e altre disposizioni

Carta del Contratto Sociale del Rojava-Siria

CARTA DEL CONTRATTO SOCIALE DEL ROJAVA

Preambolo

Noi popoli che viviamo nelle Regioni Autonome Democratiche di Afrin, Cizre e Kobane, una confederazione di curdi, arabi, assiri, caldei, turcomanni, armeni e ceceni, liberamente e solennemente proclamiamo e adottiamo questa Carta.

Con l’intento di perseguire libertà, giustizia, dignità e democrazia, nel rispetto del principio di uguaglianza e nella ricerca di un equilibrio ecologico, la Carta proclama un nuovo contratto sociale, basato sulla reciproca comprensione e la pacifica convivenza fra tutti gli strati della società, nel rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, riaffermando il principio di autodeterminazione dei popoli.

Noi, popoli delle Regioni Autonome, ci uniamo attraverso la Carta in uno spirito di riconciliazione, pluralismo e partecipazione democratica, per garantire a tutti di esercitare la propria libertà di espressione. Costruendo una società libera dall’autoritarismo, dal militarismo, dal centralismo e dall’intervento delle autorità religiose nella vita pubblica, la Carta riconosce l’integrità territoriale della Siria con l’auspicio di mantenere la pace al suo interno e a livello internazionale.

 Con questa Carta, si proclama un sistema politico e un’amministrazione civile fondata su un contratto sociale che possa riconciliare il ricco mosaico di popoli della Siria attraverso una fase di transizione che consenta di uscire da dittatura, guerra civile e distruzione, verso una nuova società democratica in cui siano protette la convivenza e la giustizia sociale.

GLI ARTICOLI PIU’ SIGNIFICATIVI

Articoli 1-2 (Principi ispiratori)
Questo contratto è chiamato Carta del contratto sociale per l’autogestione democratica nelle Regioni Autonome di Afrin, Cizre e Kobane [d’ora in avanti “la Carta”], e rappresenta un rinnovato patto sociale tra i popoli delle Regioni Autonome. Il preambolo del contratto sociale per l’autogestione democratica è parte integrante del presente contratto. Articoli 2:
A. Il popolo è la fonte di autorità ed esercita la sovranità attraverso le istituzioni e le assemblee elettive, in accordo con la Carta.
B. La fonte e fondamento della legittimità dei consigli del popolo e degli organi amministrativi della società si basano sui principi democratici fondamentali per una società libera.

Articoli 3-7-8 (Principi del Confederalismo democratico)
A. La Siria è un paese indipendente, libero e democratico, con un sistema parlamentare fondato sui principi del decentramento e del pluralismo.
B. Le Regioni Autonome Democratiche sono composte dai cantoni di Afrin, Cizre e Kobane, che formano parte integrante del territorio siriano.
C. La Regione di Cizre è condivisa tra arabi, curdi, assiri, armeni, ceceni; musulmani, cristiani e yazidi, secondo il principio della convivenza pacifica e della fratellanza.
D. L’assemblea legislativa elettiva rappresenta tutti e tre i cantoni delle Regioni Autonome.

Articoli 13-91 (Separazione dei poteri, Laicità dello stato):
Questa Carta garantisce il principio della separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. A. La Carta include il principio della separazione tra Stato e religione.
B. E’ garantita la libertà di religione, così come il rispetto di tutte le religioni e fedi.

Articoli 15 (YPG: sicurezza e autodifesa)
Le Unità di Difesa del Popolo (YPG) sono le uniche forze armate dei tre cantoni, con il compito di garantire la sicurezza delle Regioni Autonome e dei suoi popoli da minacce interne ed esterne. Le Unità di Difesa del Popolo si conformano al diritto legittimo di autodifesa. Il potere di comando sulle Unità di Difesa del Popolo è esercitato secondo la legge dal Dipartimento della Difesa attraverso il suo Comando Centrale.  Le relazioni con le forze armate del Governo centrale verranno stabilite dall’Assemblea Legislativa con legge speciale. Le forze denominate Asaish sono incaricate delle funzioni di polizia nelle Regioni Autonome.

Articoli 20 – 21 (Adesione ai trattati e alle convenzioni internazionali sui diritti civili, economici, sociali e culturali)
La Carta assume come inviolabili i diritti e le libertà fondamentali stabiliti nei trattati, convenzioni e dichiarazioni internazionali sui diritti umani. La Carta adotta la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, il Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali, così come tutte le altre convenzioni internazionali sui diritti umani.

Articoli 22-23-24 (Libertà e Diritti individuali)
Ognuno ha il diritto a manifestare liberamente la propria identità etnica, religiosa, di genere, linguistica e culturale. Ognuno ha il diritto di vivere in un ambiente salubre, basato sull’equilibrio ecologico. Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, inclusa la libertà di formarsi le proprie opinioni senza interferenza alcuna, e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione e oltre i confini.

Articoli 25-26 (Sicurezza, trattamento progionieri, abolizione pena di morte)
Ognuno gode del diritto alla libertà e alla sicurezza personale.  Tutte le persone private della libertà devono essere trattate con umanità e rispetto per la dignità umana. Nessuno potrà essere sottoposto a tortura o a trattamenti e punizioni inumani e degradanti. C. I prigionieri hanno diritto a condizioni di detenzione umane, che salvaguardino la loro dignità. Le prigioni devono conformarsi all’implicito obiettivo della correzione, educazione e riabilitazione sociale dei prigionieri. Il diritto alla vita è fondamentale e inviolabile. In accordo a questa Carta la pena di morte è abolita.

Articoli 27-28-29-87 (Diritti delle donne e dei minori)
Le donne hanno il diritto inviolabile di partecipare alla vita politica, sociale, economica e culturale. Uomini e donne sono uguali di fronte alla legge. La Carta garantisce l’effettiva realizzazione dell’uguaglianza delle donne e incarica le istituzioni pubbliche di lavorare per eliminare la discriminazione di genere. La Carta garantisce i diritti dei bambini. In particolare i bambini non potranno essere sottoposti a lavoro minorile, sfruttamento economico, tortura o trattamenti e punizioni inumani e degradanti, né potranno essere costretti a contrarre matrimonio prima della maggiore età. La proporzione rappresentativa per genere in tutte le istituzioni, le amministrazioni e i comitati è di almeno il 40 %.

Articoli 30-31-32-34-35-37-43 (Diritti di cittadinanza, libertà di religione, di espressione, d’asilo e residenza)
Ogni cittadino gode dei seguenti diritti: 1. alla sicurezza personale in una società pacifica e stabile; 2. all’istruzione gratuita e obbligatoria primaria e secondaria; 3. al lavoro, alla sicurezza sociale, alla salute e a un alloggio adeguato; 4. alla tutela della maternità e dell’infanzia; 5. all’assistenza sanitaria e sociale per i disabili, gli anziani e le persone con bisogni speciali.

Tutti i cittadini hanno la libertà di religione e di culto, a livello individuale e come collettivo. Sono proibite le persecuzioni per motivi religiosi.
A. La Carta garantisce la libertà di associazione, incluso il diritto di formare e di iscriversi a partiti, associazioni, sindacati, e/o organizzazioni della società civile.
B. Nel garantire la libertà di associazione, la Carta protegge l’espressione politica, economica e culturale delle comunità, a garanzia della diversità sociale e culturale della popolazione delle Regioni Autonome.
C. La religione yazida è una religione riconosciuta, e i diritti dei suoi fedeli alla libertà di associazione e espressione sono esplicitamente protetti.

La Carta garantisce a ognuno la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e di comunicare idee, opinioni ed emozioni sia oralmente, sia per iscritto, sia per mezzo di rappresentazioni iconografiche. I cittadini hanno libertà di assemblea, di manifestazione pacifica e di sciopero.  Ognuno è libero di godere e contribuire alle forme di espressione e creazione accademiche, scientifiche, artistiche e culturali, individualmente e collettivamente, e a avere accesso, fruire e diffondere le proprie forme di espressione e creazione. Ogni essere umano ha il diritto di chiedere asilo politico. Ogni cittadino ha il diritto alla libertà di movimento e a stabilire la propria residenza nelle Regioni Autonome.

Articoli 39-40-41-90 (Beni comuni, e proprietà privata, sviluppo sostenibile)
La ricchezza e le risorse naturali sopra e sotto il suolo sono beni pubblici appartenenti alla società e le loro condizioni di investimento, di gestione e licenza sono disciplinate dalla legge.
Terreni e immobili dell’Autorità Transitoria nelle Regioni Autonome sono di proprietà pubblica e le modalità di gestione e investimento sono regolate dalla legge. Ogni individuo ha il diritto alla proprietà, e nessuno può essere privato di un bene se non in conformità con la legge. La Carta garantisce la protezione dell’ambiente, e considera lo sviluppo sostenibile degli ecosistemi naturali come un dovere nazionale morale e sacro.

Articoli 91-92 (Sistema di istruzione)
Il sistema dell’istruzione delle Regioni Autonome sarà basato sui valori della riconciliazione, della dignità e del pluralismo. Si discosta nettamente dalle precedenti politiche fondate su principi razzisti e nazionalisti. A. Le nuove politiche dell’istruzione dei cantoni riconoscono la ricchezza della storia, della cultura e del patrimonio culturale dei popoli delle Regioni Autonome, e
B. il sistema educativo, i media del servizio pubblico e le istituzioni accademiche promuovono i diritti umani e la democrazia.

SCARICA LA  CartaContrattoSocialeRojava_A3

SCARICA IL Contratto sociale (versione aggiornata al 2018)

Altre disposizioni:

Principi della “Legge sulle donne” (2014)

Legge sui Media (2021)

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