L’Amministrazione Autonoma della Siria del nord-est apre un ospedale per curare dal COVID-19

Hasakah (Siria) – I curdi siriani hanno creato un ospedale specializzato per curare i casi di coronavirus, ha detto lunedi Heyva Sor a Kurd (Mezzaluna Rossa curda ndt), dopo che la prima persona deceduta di COVID-19 è stata segnalata nella Siria del Nord Est.

Venerdì le Nazioni Unite hanno dichiarato che un uomo di cinquant’anni era il primo decesso per COVID-19 nella zona.

In una regione che soffre per la mancanza di forniture mediche, la notizia ha ulteriormente sollevato il timore di una diffusione nei campi profughi dove ad oggi ci sono oltre 200.000 persona sfollate.

Il co-presidente della Mezzaluna Rossa curda Sherwan Bery ha dichiarato che una nuova struttura da 120 posti letto è ora pronta ad accogliere qualsiasi caso di virus a circa 10 chilometri fuori dalla città di Hasakah.

L’ospedale “è incentrato solo sui casi di infezione COVID-19” al fine di tenere le persone positive al virus nello stesso posto anziché in diversi ospedali, ha aggiunto. L’idea è di limitare la diffusione del virus nelle varie aree.

“Ci stiamo preparando per i casi moderati”, ha detto Bery, ma sono stati anche avviati sforzi per istituire un’unità di terapia intensiva per casi gravi, lì o in un altro luogo.

Ha detto che altri reparti specializzati nella cura dei malati di coronavirus sarebbero stati istituiti anche nelle città di Raqqa e Manbij.

Venerdì intanto le autorità curde hanno accusato l’Organizzazione mondiale della sanità di un ritardo di due settimane nell’informarli della prima morte correlata al coronavirus nelle loro aree, un ritardo che ha messo ulteriormente a rischio civili in una zona fragile. L’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite OCHA ha dichiarato che l’OMS ha fornito informazioni secondo cui la fatalità si era successivamente rivelata positiva.

Le paure sono alte per la diffusione nei campi di sfollamento che risultano essere sovraffollati nella regione, compresi i campi profughi nella zone di Al-Hol che ospita circa 70.000 persone, comprese le famiglie del gruppo jihadista dello Stato Islamico.

Venerdì l’OCHA ha affermato che è stata avviata la costruzione di un nuovo presidio ospedaliero “per creare un’area di isolamento fuori dal campo di Al-Hol, con una capacità di 80 posti letto”.

Il governo siriano ha annunciato 39 casi di COVID-19 nelle aree sotto il suo controllo, tra i 39 casi risultano esserci anche tre morti.

Fonte: trad da https://anfenglishmobile.com/rojava-syria/heyva-sor-a-kurd-sets-up-covid-19-hospital-in-heseke-43162

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