Comunicato a conclusione delle iniziative di solidarietà “Festa della Liberazione” e “Festa del Lavoro” (Maggio 2019)


Siamo particolarmente grati alla sezione A.N.P.I. di Fiumicino e al C.S.O.A. Forte Prenestino che ci hanno permesso, grazie alla mescita della “nostra” AzadìBeer e alla vendita del libro “Un’utopia concreta” (Lower Class Magazine – Rete Kurdistan), di raccogliere fondi per UNA CLINICA PER I PROFUGHI DI AFRIN.

La sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Fiumicino, intitolata a Lidia De Angelis e a Salvo D’Acquisto in memoria di due figure della resistenza e della guerra di liberazione legate al territorio, è nata il 15 marzo 2019 con l’intento di “rappresentare un atto concreto a difesa dei valori costituzionali di uguaglianza e solidarietà che sono alla base della nostra società civile” e di “dare un segnale deciso di ripudio del fascismo e delle ideologie violente, autoritarie e razziste che esso incarna”.

Per loro è stato dunque facile comprendere le ragioni di chi si adopera per alleviare le sofferenze dei popoli che, da qualche anno, resistono insieme contro il nazi-islamismo dell’autoproclamatosi Stato Islamico nella Confederazione Democratica della Siria del Nord. E per noi è stato come “giocare in casa” quando – proprio in occasione del 74° anniversario della Liberazione – siamo stati invitati a raccontare i progetti che la Staffetta Sanitaria di Rete Kurdistan in Rojava (Kurdistan occidentale, Siria del Nord) porta avanti, in collaborazione con Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus, sotto l’egida di Heyva Sor a Kurd (la Mezzaluna Rossa Kurda in Siria).

Durante la giornata del 25 aprile 2019, trascorsa presso il Parco “Tommaso Forti” a Isola Sacra (frazione di Fiumicino) abbiamo raccolto fondi per la nuova campagna “Una Clinica per i Profughi di Afrin”.

In prima linea sin dall’inizio dei bombardamenti – perpetrati, a partire dal 20 gennaio 2018, dal regime turco e dalle bande armate jihadiste da esso supportate – che hanno colpito il Cantone di Afrin, i volontari e le volontarie di Heyva Sor A Kurd (Mezzaluna Rossa Kurda in Siria) ci hanno infatti chiesto di intervenire con urgenza per far fronte alle esigenze sanitarie di base delle migliaia di profughi. L’obiettivo primario di questa nuova raccolta fondi è (come nel caso del “nostro” ospedale a Tell Temr) la RICOSTRUZIONE di una clinica, distrutta dal regime turco, e il rifornimento di farmaci e dispositivi essenziali ai punti medici (r)esistenti.

Una parte delle donazioni ricevute nell’ambito di questa campagna sarà destinata allo sviluppo di attività di sostegno psicosociale, soprattutto per casi di violenza di genere e traumi infantili, all’interno o nelle vicinanze della clinica, il cui giardino sarà dedicato alla memoria di “Heval Tekoşer Piling” (al secolo Lorenzo Orsetti), volontario italiano morto a Bāghūz (Siria) il 18 marzo 2019 combattendo contro l’ISIS.

Per tale motivo abbiamo deciso, insieme a Heyva Sor a Kurd, di continuare a dedicarci a questo progetto sanitario anche nella giornata del 1 maggio 2019, in occasione della “37^ Festa del NON Lavoro” presso il Centro Sociale Occupato Autogestito “Forte Prenestino” che quest’anno è stata intitolata “I SOGNI ATTRAVERSANO IL MARE. Perche i sogni il mare lo fanno attraversare” ed è stata dedicata al volontario Lorenzo Orsetti.

Nel programma dell’evento, i ragazzi del Forte avevano scritto: <<Perché i sogni fanno attraversare ogni mare: quello che fisicamente ci divide dagli altri continenti, quello che ci rende distanti dal rimanere umani, quello che ci separa dal cielo dalle stelle e dagli orizzonti tutti e per diventare reali devono essere fatti di azione, partecipazione ed a volte anche fatica che diventa emozione quando si trasformano in passi avanti. I centri sociali sono anche questo: impegno quotidiano, rinunce, fatiche, desiderio applicato.>>. Non potevamo non esserci…insieme a Yilmaz Orkan, rappresentante dell’Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia (che ha parlato della situazione politica nelle quattro parti in cui il Kurdistan è diviso, con particolare riguardo al Kurdistan siriano e al Kurdistan turco e allo sciopero della fame dei settemila compagni Kurdi e solidali che chiedevano la interruzione del regime di isolamento totale per il leader del popolo curdo, da venti anni detenuto nel carcere di massima sicurezza sull’isola di Imrali) e ai compagni del Centro socio-culturale Ararat (che hanno offerto ottimi piatti della cucina curda “da strada” ai partecipanti, numerosi nonostante la pioggia).

Grazie alla collaborazione di S.O.S. Rosarno e degli spazi sociali che ci aiutano a distribuire AzadìBeer, continua naturalmente la raccolta fondi destinata al sostegno del funzionamento del “nostro” ospedale “Alina Sanchez” di Tell Temr (Siria del Nord).

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